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lunedì 12 maggio 2008

SCATTI - DOMENICA 11 MAGGIO

















5 commenti:

Anonimo ha detto...

Lo avete notato anche voi?
il contrasto tra le due diverse serie di foto?
le prime, quelle della pallavolo o mini volley colorate, piene di sole, ricche di bambini che si cimentano forse per la prima volta in pubblico ed all'aperto con forse il più bel gioco del mondo, un gioco fatto di intelligenza tattico/psicologica dove prevale quest'ultima oltre che alla abilità fisica, ma sopratutto priva di contatto fisico con l'avversario.

Viceversa l'altra serie di foto, quelle del calcio storico, intrise di fatica e violenza, dove i contatti leciti ed illeciti sono permessi.
Ho notato su una foto in altro blog, l'interesse di piccoli spettatori su determinte azioni di gioco violento; ecco, la dimostrazione che certe forme di cosiddetti giochi soltanto in apparenza sportivi, nascondono di fatto e trasmettono cattivi esempi per il loro cammino verso una completa maturazione.
Il softaire è altro esempio negativo, almeno se svolto in ambienti che dovrebbero essere adibiti ad altre forme di tempo libero.
Ma anche di questo aspetto avremo modo di ritornarci su.

Anonimo ha detto...

per quel che riguarda il softair credo che tu sia stato più che chiaro in passato sul tuo modo di intenderlo, e ciò che ti è stato risposto in passato credo rappresenti il pensiero di noi tutti (coloro che vi partecipano). ero tra i ragazzi che sono venuti a gareggiare sabato, ho partecipato ad una gara e ho spiegato, in qualità di arbitro, le regole fondamentali di questo "gioco". anche io avevo i miei timori, credevo infatti che qualcuno avrebbe potuto farsi male. ti assicuro carlo che in questi ragazzi che sono venuti, non ho trovato un filo di incoscienza e slealtà, tutte cose che spesso vengono affibiate a ragazzi di 16 17 anni al giorno d'oggi. per quel che riguarda il calcio storico posso assicurarti che non c'è stato il minimo contatto violento, dove per "violento" intendo volto specificatamente a creare un danno fisico, ne premeditato. non ne sono uscite fuori risse o discussioni. e sul finire di ogni partita, anche la finale, vinta dalla contrada piano, assai sentita da tutti i partecipanti, l'agonismo implicito a questo sport ha lasciato spazio al fair play con il rinomato 3°tempo tipico del rugby. tra i concorrenti infatti avresti notato abbracci, strette di mano sorrisi e applausi, prima di bere tutti insieme un bottiglia di buon vino. mi dispiace, probabilmente continuerai ad avere un tuo pensiero riguardo queste iniziative, che da parte mia sarà rispettato, ma ti assicuro che la folta platea che ha preso parte all'evento, penalizzato dal tempo incerto e dalle numerose feste nelle vicinanze di magliano, è rimasta soddisfatta e divertita.

Anonimo ha detto...

Forse è difficile farmi capire e allora mi esprimerò con degli esempi.
I ragazzi del post guerra giocavano, si fa per dire, con i giocattoli di quel tempo e cioè, frecce, fionde, sassi, spade, botti con vera polvere da sparo ricavata dallo svuotamento di proiettili inesplosi e si "giocava" per farsi male; si mirava ad offendere l'altro; quante ferite, quanti occhi feriti e purtroppo per tutta la vita.
Cosa voglio di nuovo dire:
Mentre per il calcio storico si può ulteriormente perfezionare, magari scegliendo una piazza diversa ad esempio piazza del duomo, dotando il perimetro del campo con tribune, con costumi per i giocatori modello fiorentino, un pallone "omologato" etc (sicuramente l'anno prossimo mi impegnerò personalmente a ricercare queste cose).
Per il softaire invece e ripeto, si usano comunque armi molto fedeli a quelle vere, azioni simulate si, ma comunque simili a quelle di guerriglia; ciò che si trasmette ai regazzini è comunque forma di violenza; come si trasmetteva a noi piccoli la violenza della guerra, quella vera e nel gioco si imitava tutto ciò.
Non voglio interdire tale "sport", ma vorrei si giocasse in luoghi forse più adatti quale ad esempio il bosco del giglio, quello di campana o macchia grande.
Altrimenti diventa una esibizione pubblica e non educativa.
Ci ritorneremo comunque.
Grazie Mattia per la tua sempre serena disponibilità.

Anonimo ha detto...

scusami carlo per una ulteriore risposta...abbiamo provato a chiedere il bosco del giglio, ma purtroppo non ci è stato concessoe inoltre la pineta sarebbe stata più facile da raggiungere per tutti i curiosi e i meno esperti di questa zona. per quel che riguarda le idee che hai in merito al calcio storico devo dire che sono idee che anche noi avevamo avuto, ma dato i costi proibitivi e il fatto di dover prima lanciare l'idea per vedere se essa potrà avere un seguito in futuro, siamo stati "costretti" ad operare come è stato. è tutto potenzialmente migliorabile, basta la volontà e la dedizione

Anonimo ha detto...

Non parlo del softair perchè so come la pensa signor Gasperini!Ma per quanto riguarda il calcio storico non credo lei abbia notato il vero spirito del gioco!Violenza è un parolone!In alcuni contatti si è bruschi ma la violenza secondo me è una cosa diversa!
Bardo